3 SOUVENIRS FROM VINISSAGE 2013, ASTI.

PRESS HERE FOR ENGLISH TRANSLATION

Sono passate già due settimane ma non riesco a dimenticare 3 vini assaggiati a Vinissage, la degustazione più importante e storica di vini naturali/artigianali in Piemonte (Asti 24-25-26 maggio 2013).
3 vini che rappresentano non solo momenti di grande piacere degustativo/sensoriale, bensì 3 momenti veramente rivoluzionari sul modo di intendere il vino in Piemonte.
Modi nuovi e rivoluzionari di interpretare 3 vitigni e 3 Terroirs piemontesi.<!-more->
Andiamo a scoprire queste perle.

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Luca Garberoglio and his Nebbiolo ‘Felice’ 2011.

-NEBBIOLO ‘FELICE’ 2011. Az. Agr. CARUSSIN, San Marzano Oliveto (Asti).
Amiamo i vini di questa piccola azienda: le loro Barbere sono semplicemente il massimo che il Terroir astigiano possa offrire, il moscato e’ uno dei migliori 2/3 che possiate trovare. Già bastano questi vini a rendere grande questa piccola maison. La rivoluzione pero’ la fa il Nebbiolo ‘Felice’ da uve raccolte in un vigneto del 1962 situato nella zona del Barbaresco a San Rocco Seno d’Elvio e vinificato nelle cantine di Carussin in vasche di cemento (bottiglia chiusa con tappo corona).
Il vino e’ straordinario! Profumato splendidamente di piccoli frutti rossi, dalla beva estremamente facile ed incoraggiante, fresco. Incita all’esagerazione!
Come vedete si tratta di uva Nebbiolo prodotta in un Cru di Barbaresco, vinificata nell’astigiano in vasche di cemento senza nessuna aggiunta (ne di additivi ne di SO2): il risultato e’ esplosivo!
Per una volta una cantina si e’ concentrata solo sulla purezza del Nebbiolo di Barbaresco, dando a questo vitigno e ad un Terroir straordinario il protagonismo assoluto!
Vi basta per fare la rivoluzione con un vino?
(purtroppo queste poche bottiglie sono prodotte per il mercato norvegese. Tutti a Capo Nord!).

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20130610-001347.jpgMr. Cauda Enrico.
-ROERO ARNEIS 2011. Az. Agr. CAUDA ENRICO, Cascina Fornace. Santo Stefano Roero (Cuneo).
Alla degustazione ‘Enodissidenze’ (Torino, 11-12 Maggio 2013) il degustatore Vittorio Rusina’ de Gli Amici Del Bar mi ha obbligato ad assaggiare questo Arneis.
L’ho riassaggiato qui ad Asti e sono giunto alla conclusione che non sia più possibile tacere questa grande verità: FINALMENTE UN ARNEIS VERAMENTE BUONO!!!.
Dimenticate quegli Arneis, dal colore inesistente, completamente trasparenti, verdi, acerbi e con una dominante di SO2 al naso insopportabile.
Questo vino e’ bello, molto profumato (floreale, frutta a pasta gialla, pesca), odore di SO2 inesistente (solfiti presenti ma in quantità insignificante, 60 mg). Malolattica svolta.
Non un grande vino ma un vino molto piacevole, delicato e dissetante: quello che ci si aspetta da questo vitigno, niente di più!
Rivoluzione in Roero!

20130610-001050.jpgMrs. Lina Rigo and Mr. Andrea Ferratini.
-SANSEBASTIANO, Vino Bianco. Az. Agr. CASCINA BANDIERA, San Sebastiano Curone (Tortona, AL). Per la prima volta ad una degustazione!
Questi coniugi milanesi hanno iniziato anni fa una piccola produzione nei Colli Tortonesi appena sopra l’incantevole borgo di San Sebastiano Curone. Pochi ettari completamente immersi nel bosco (visitai in passato la piccola azienda).
I vitigni? Siamo nei Colli Tortonesi quindi: …..solo Timorasso e Barbera…ehm no! Volevo dire: solo Chardonnay e Pinot Nero!
Ci vuole coraggio, classe e stile no?
Vini schietti, sinceri, molto diretti, espressione del Terroir e del millesimo: infatti, cosa che consiglio sempre ai Vignerons, hanno portato con grande intelligenza più millesimi (06, 07,11, 2010 vinificato su buccia). Così ha senso raccontare cosa e’ successo in vigna ogni anno!
Grandissima personalità dei bianchi vinificati in maniera totalmente artigianale in acciaio (hanno portato solo una annata di Pinot noir, il 2010, ma ha bisogno di ancora tempo).
Per la prima volta ho sentito in uno Chardonnay italiano, o comunque in uno Chardonnay fatto fuori dalla Borgogna, i profumi di quella terra: eleganti, cremosi, floreali! A seconda dell’annata i bianchi di Cascina Bandiera hanno dei profumi che possono ricordare Beaune, Saint Aubin, Rully, Macon…
In bocca sono molto sapidi, meno eleganti, di grande carattere: e’ il segno lasciato dal Terroir dei Colli Tortonesi.
Complimenti!

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L’ultima chicca che vi segnalo e’ un vino siciliano.

20130609-230646.jpg Miss Marilena Barbera.
-ALBAMARINA, Bianco Passito 2011 IGT SICILIA. CANTINE BARBERA, (Melfi, Agrigento).
Ho assaggiato i loro bianchi ed i rossi che ho trovato estremamente piacevoli, eleganti, succosi, una cantina con un grande potenziale.
Il passito (da uva cataratto) e’ invece straordinario! Fa 13,5°, ha una beva straordinaria ed ha la qualità dei grandi passiti: non e’ stucchevole ne pesante!
Sicuramente siamo al livello dei migliori passiti italiani: Vigna del Noce, Luigi Viola, ecc.
Ripeto che con vini di questo livello l’Italia si conferma come migliore (ed unico) interprete di questa tipologia nel mondo.

I know but… let’s pretend to be professional: just look at the bottle, please!

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Vinissage era e rimane interessantissima.
Unica nota triste: come al solito pochissimi i ristoratori locali (astigiani e langaroli) notati alla degustazione. L’organizzazione deve cercare di coinvolgerli di più (ad esempio prolungare Vinissage al lunedì) ed i ristoratori devono mostrare più passione e curiosità.
Io comunque continuerò a sponsorizzare più che posso questa manifestazione.
Come ho sempre fatto.


ENGLISH TRANSLATION

Two weeks after I just can’t forget 3 wines I tasted at Vinissage, the oldest and most important artisan/organic wine fair in Piedmont (Asti, may 24-25-26th 2013).
The 3 wines gave great pleasure, furthermore I’d say that these wines represent 3 revolutionary ways of wine making in Piedmont.
New and revolutionary interpreting style of three grapes and three classic Piedmont Terroirs.
Let’s discover these pearls.

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Luca Garberoglio and his Nebbiolo ‘Felice’ 2011.

-NEBBIOLO ‘FELICE’ 2011. Az. Agr. CARUSSIN, San Marzano Oliveto (Asti).
We love the wines of this small winery: their Barbera is simply the best Asti Terroir can offer and their Moscato is one the best 2/3 you’ll find in the area. These wines are good enough to make this small winery an important maison.
Nebbiolo ‘Felice’ makes the revolution. Made with grapes from a 1962 vineyard in San Rocco Seno d’Elvio (AOC Barbaresco) and vinified in Carussin’s winery in cement tank (sealed with a common bottle cap).
This wine is amazing! Wonderfully perfumed of red berries, very easy to drink, fresh. Allows you to exaggeration!
As you can see we’re talking about Nebbiolo grape harvested in a Barbaresco Cru, vinified in Asti in cement tanks, nothing added (nor additives neither SO2): they got an explosive wine!
This winery is focused only on Barbaresco Nebbiolo’s pureness, giving this grape variety definitive protagonism!
Is that enough to make a revolution with a wine?
(unfortunately these few bottles are exported to Norway. Just let’s all go to Nordkapp!)

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20130610-001347.jpgMr. Cauda Enrico.
-ROERO ARNEIS 2011. Az. Agr. CAUDA ENRICO, Cascina Fornace. Santo Stefano Roero (Cuneo).
At ‘Enodissidenze’ (Torino, may 11-12th 2013) wine taster Vittorio Rusina’ (Gli Amici Del Bar) almost forced me to try their Arneis.
I’ve tried it here again and got to the conclusion that it won’t be possible anymore hide that: WE FINALLY HAVE A SERIOUSLY GOOD ARNEIS!!!.
Just forget those colorless Arneis, totally transparent, green, acerbic with an unbearable SO2 smell.
This wine looks good, with wonderful perfume (floral, yellow fruits, peach), no SO2 smell (they use it in very low quantity, 60 mg). Malolactic done.
We’re not talking about a great wine, but a really pleasant wine, delicate and refreshing: what you would expect from this grape variety, nothing more!
Revolution in Roero!

20130610-001050.jpgMrs. Lina Rigo and Mr. Andrea Ferratini.
-SANSEBASTIANO, Vino Bianco. Az. Agr. CASCINA BANDIERA, San Sebastiano Curone (Tortona, AL). For the first time in an official tasting!
This Milan couple started their small winery a few years ago above the wonderful village of San Sebastiano Curone in the Colli Tortonesi. Just a few hectares surrounded by woods (I visited the place years ago).
Grape varieties? Well, we’re in Colli Tortonesi so: …..only Timorasso and Barbera…ehm no! I meant: only Chardonnay and Pinot Noir!
Isn’t this bravery, class and loads of style?
Their wines are frank, sincere, very direct, expression of Terroir and of the vintage: they were smart, as I’ve always been advising the Vignerons, bringing different vintages (withe 06, 07,11 and 2010 vinified on the skins). So it makes sense talking about what happened every year in the vineyard!
The whites have great personality, totally artisan vinified in steel (they served only one vintage of Pinot Noir, 2010, but it wasn’t ready yet).
For the first time I felt in an italian Chardonnay, or better in a Chardonnay made outside Burgundy, fragrances of that country: elegant, creamy, floral notes! Depending on the vintage Cascina Bandiera whites have aromas that can remind Beaune, Saint Aubin, Rully, Macon…
Their taste can be really sapid, less elegant but with a lot of character: it’s Colli Tortonesi’s mark.
Congratulations! Good job!

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The last tip is a Sicilian wine.

20130609-230646.jpg Miss Marilena Barbera.
-ALBAMARINA, Bianco Passito 2011 IGT SICILIA. CANTINE BARBERA, (Melfi, Agrigento).
I tried both their reds and withes and I found it very pleasant, elegant, juicy, a winery with great potential.
But the Passito (cataratto grape) is extraornary! 13,5° alcohol, it’s definitely quaffable and has the great passitos quality: it isn’t nor heavy neither too sugary!
Decidedly it’s at the level of the best Italian Passitos: Vigna del Noce, Luigi Viola, etc.
I keep repeating that with this quality Italy is the best (and only) producer of this kind of wine in the world.

I know but… let’s pretend to be professional: just look at the bottle, please!

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Vinissage is still very interesting.
Only sad note: as usual I’ve noticed very few local restaurateurs (Asti and Langhe). Organization should try to involve them more (they could open on Monday too) but restaurateurs should show more passion and curiosity.
In any case I’ll keep sponsoring this tasting as much as I can.
As I always did.

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