La grande Cucina dell’entroterra nel Ponente Ligure al Rist. Terme di Pigna
Venerdì 06/01/2017, pranzo.
La grande Cucina dell’entroterra nel Ponente Ligure al Rist. Terme di Pigna. E non solo del Ponente Ligure, ma anche dell’entroterra della Costa Azzurra!
Torno dopo molti anni in questo ristorante ed i miei ricordi eccellenti non solo sono confermati, direi addirittura di più. La cucina è ancora più precisa e definita di un tempo!
Davvero qui si abbina la sapienza e la cultura di un territorio ad una tecnica di cucina molto elevata ed attuale! Non un piatto medio, tutto cucinato in maniera squisita. Qui si mantiene la storia gastronomica di una regione…in forma smagliante! Anche in questo caso, la precisione che hanno nell’esprimere la classicita’, si trasforma quasi in una proposta di avanguardia.
È uno dei migliori ristoranti di cucina regionale visitato negli ultimi anni. Un locale del cuore.
Ecco i piatti degustati.
Subito una carrellata di antipasti:
Tapenade (consistenza molto cremosa), pesto di pomodori secchi (ottimo), cacciatorino e buon pane casalingo.
Barbagiuan (antologico!) ed involtino di carciofi (molto fine e cremoso). Mi soffermo sul barbagiuan: è assolutamente perfetto! Ripieno alla zucca, appena sapido (formaggio dosato alla perfezione), profumato, non unto…insomma un trionfo. Così in Costa Azzurra non ne trovate!
Torta di verdure (antologica!) e lattuga ripiena (di carne, buona). Per la torta di verdura vale quello detto per il barbagiuan: assolutamente perfetta. Di formato mignon, come un pasticcino: ripieno principalmente di carciofi, sembra preparata à la minute, profumata, non unta. Veramente difficile trovarne una altrettanto fragrante!
Salsiccia in umido con fagioli di Pigna (i famosi ‘rundin’). Rustico ma molto ben fatto: il fondo della salsiccia con i fagioli ed il rosmarino è piuttosto lussurioso.
Grande piatto di pasta: tagliolini verdi con ragù di coniglio.
Dimenticatevi i ragù convenzionali e monotoni. Questo è stato prelevato direttamente dalla marmitta in cui ha cotto in maniera sapiente il coniglio con le olive! Mettete questo intingolo su una pasta che tiene la cottura ed ottenete questo piccolo capolavoro!
Capra e fagioli di Pigna. Un classico di questo Terroir.
Ancora carni cotte in umido molto bene, rimangono morbide e gustose in un intingolo da sballo!
Il carrello dei desserts non delude! Ho assaggiato due dolci.
La zuppa inglese è davvero casalinga: al primo boccone ho trovato un bel zeste di limone! Un vero piacere.
Torta alla frutta. Eccellente! Ripiena di frutta fresca (mele) e secca (pinoli, uva sultanina). Ricorda quella dei Cacciatori di Cartosio.
Concludo con una nota sul vino. Anche in questo ristorante riesce l’accoppiata grande cucina/grande vino. Ad una cucina vera, di prodotto, corrisponde un vino espressione di Terroir, frutto di lavoro totalmente artigianale del vigneron.
Oggi il Rossese Dolceacqua di Testalonga 2015: era quello che desideravo trovare qui. Più Terroir di così, si muore! Vino profumato, sapido, digesto. Bottiglia volata via senza intoppi. Nella carta vini (non enorme), troverete altre chicche di zona: Macario-Dringenberg, Mandino Cane, Rosmarinus di Perinaldo.
Davvero un bel pranzo!
La grande Cucina dell’entroterra nel Ponente Ligure al Rist. Terme di Pigna
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